Biografia
News
La lunga corsa all'idrogeno va oltre la Brexit
bloomberg.com – Le dichiarazioni di Marco Alverà, ad di Snam, in occasione dell’accordo con la britannica ITM Power per lo sviluppo di tecnologie per la produzione di idrogeno verde.
La sperimentazione di Contursi Terme
nytimes.com – L’idrogeno come combustibile pulito del futuro: l’esempio parte da Snam e da un pastificio italiano, grazie alla spinta dell’azienda guidata dall’ad Alverà per la transizione energetica.
L’Italia e l’idrogeno
Generation H
LinkedIn Influencer
forbes.it – Forbes Italia: l’ad di Snam Marco Alverà è il primo ceo italiano “influencer” di Linkedin. Il primo post con il “bollino blu” si è soffermato sul ruolo dell’idrogeno nella lotta ai cambiamenti climatici.
CEO Awards 2019
Connected Leader
L’idrogeno nella rete
Premio Tiepolo 2019
La sfida dell’idrogeno
Video
La corsa per l'idrogeno (Eng)
Marco Alverà interviene sulla ripresa verde in Europa e sul potenziale dell’idrogeno come fonte di energia pulita al Forum The European House – Ambrosetti.
Davos 2020: Getting to Zero Coalition (Eng)
L’ingrediente magico per migliorare gli affari (Eng)
Stati Generali della transizione energetica italiana
Il futuro delle città (Eng)
Executive Chat con Bocconi (Eng)
Leaders & Daughters (Eng)
L’importanza del “purpose” per le imprese
Energia, idrogeno e dintorni
Fondazione Kenta






Nata nel 2019 su iniziativa del CEO di Snam, Marco Alverà, e di suo fratello Giorgio, insieme ai loro cugini: la Fondazione Kenta è dedicata alla loro nonna, Angelica – Kenta – Alverà, famosa per essere stata, oltre che scrittrice e storica dell’arte, anche attivista per i diritti delle donne. Nel ricordo di una donna che ha saputo unire filosofia, etica e innovazione, la Fondazione Kenta nasce come piattaforma non profit per connettere persone, energie e idee, al sostegno dell’arte, della cultura, della sostenibilità ambientale e dell’educazione.
La sede della Fondazione Kenta si trova nel quartiere Isola di Milano, negli spazi della Fabbrica Sassetti, ex stabilimento industriale di filati di lana fondato negli anni Trenta. All’interno di un cortile nascosto nel cuore del capoluogo lombardo che, oltre a rappresentare la storia di artigianato del quartiere, racconta anche quella del personale che ci lavorava: uomini e donne che negli anni Cinquanta hanno difeso Isola, lottando contro il progetto di una superstrada a sei corsie che lo avrebbe distrutto per sempre.
Il programma culturale della Fondazione è stato inaugurato nell’aprile del 2019, in occasione del Salone del Mobile, con Alcova Sassetti, un’esposizione internazionale andata in scena, con i progetti di 20 designer internazionali. Oltre a mostre, l’iniziativa ha compreso dibattiti, e performances di varia natura. Il progetto ha rappresentato la continuazione di un esperimento proposto da Alcova nell’ex fabbrica di panettoni COVA & G durante il Salone del Mobile 2018.
Dal settembre 2019, sotto la guida del Direttore Creativo Roberto Gerosa, la Fondazione ha proseguito il programma con appuntamenti tra cui mostre d’arte, incontri e dibattiti filosofici, sessioni di well-being, e progetti di sostegno educativo per i ragazzi del quartiere. Le attività culturali della Fondazione sono a ingresso gratuito, nello spirito di contribuire alla città e al quartiere con uno spazio di tradizione, ispirazione ed educazione e con un programma culturale di qualità accessibile.
Libri
“Rivoluzione Idrogeno. La piccola molecola che può salvare il mondo” è il volume scritto da Marco Alverà sul potenziale dell’idrogeno nella lotta ai cambiamenti climatici, edito da Mondadori Electa.
Il cambiamento climatico e l’inquinamento atmosferico sono i grandi problemi della nostra generazione, ma le misure di mitigazione adottate fino a oggi per contrastarli non hanno portato i risultati sperati. Senza un intervento drastico per ridurre le emissioni di CO₂, nel 2100 la temperatura media del pianeta aumenterà di quattro gradi; sappiamo che ne bastano solo tre per provocare conseguenze devastanti.
Per scongiurare il rischio, serve un massiccio intervento di decarbonizzazione planetaria, con un approccio sovranazionale e trasversale dei vari comparti energetici, in grado di promuovere il lavoro, le attività economiche e migliorare gli standard di vita. L’emergenza Covid, infatti, ha dimostrato che non possiamo vincere la sfida climatica fermando tutto.
L’idrogeno, l’elemento più abbondante dell’universo, può essere la soluzione da affiancare all’elettricità rinnovabile perché consente di trasformare l’energia solare ed eolica in un combustibile efficiente, facile da trasportare, stoccare, distribuire e utilizzare, con il grande vantaggio di essere illimitato e pulito.
Utilizzando le infrastrutture esistenti, l’idrogeno può portare energie rinnovabili in settori complessi da decarbonizzare come l’industria, il riscaldamento e il trasporto pesante, dove l’impiego dell’energia elettrica risulta difficoltoso. Può promuovere uno sviluppo più equo: molti paesi produrranno energia a basso costo dal sole o dal vento, utilizzandola per alimentare il loro sviluppo e per esportarla. Ma soprattutto può contribuire a soddisfare in modo pulito il fabbisogno energetico di una popolazione in continua crescita, favorendo prosperità, produttività e sicurezza.
“Zhero – Il segreto dell’acqua” è il romanzo scritto da Marco Alverà per i ragazzi della generazione “Greta Thunberg”: una storia in cui la tematica ambientale e la ricerca dell’energia pulita si fondono perfettamente con avventura e mistero.
Venezia. In una notte di luna piena i membri di una società segreta si riuniscono in un antico palazzo. Qualche calle più in là, Bepi Galvano, luminare della fisica, sta per festeggiare ottant’anni. Per celebrare la ricorrenza i suoi vicini, tre brillanti ragazzini, stanno organizzando una grande festa.
Nella notte, però, il professore scompare in circostanze tutte da chiarire. Forse nell’enigma della sua sparizione è coinvolta proprio quella misteriosa associazione, la Lunar Society? In una Venezia labirintica, tre giovani protagonisti stanno per affrontare una corsa contro il tempo. Il futuro dell’umanità potrebbe essere riposto proprio nell’ultima invenzione del professore, un’incredibile macchina per produrre energia verde a partire dall’acqua. Ora tocca ai ragazzi di Bepi raccogliere la sua eredità e impedire che il buio cali per sempre sul mondo che conosciamo.

